Le locomotive usate dallo scrittore D.H Lawrence nel suo viaggio in Sardegna

Lawrence nel 1923
Lawrence nel 1923

Il primo tratto della linea ferroviaria a scartamento ridotto che, attraversando il Parteolla, la Trexenta e il Sarcidano, collegava Cagliari a Mandas venne costruito e aperto al traffico nel 1888. Nel 1894 la linea fu completata sino al porto di Arbatax. Nel 1921 l’intera linea passò alle Ferrovie Complementari della Sardegna. La linea ferroviaria, in ristrutturazione, è oggi nota soprattutto per l’uso turistico del “Trenino verde” anche se ha un regolare collegamento di linea Cagliari-Mandas con locomotori diesel.

Nel gennaio del 1921 David Herbert Lawrence, tra i maggiori scrittori del Novecento, racconta in “Sea and Sardinia” (Mare e Sardegna) il suo viaggio in Sardegna lungo la tratta delle ferrovie complementari sarde Cagliari-Sorgono:

«È una strana ferrovia. Mi piacerebbe sapere chi l’ha costruita. Sfreccia su per le colline e giù per le valli e attorno a curve improvvise con la massima noncuranza, non come fanno le vere, grandi ferrovie, che avanzano grugnendo in profonde trincee e appestando l’aria nelle gallerie, ma corre su per una collina come un cagnetto affannato, e si guarda attorno, e parte in un’altra direzione scuotendoci dietro a lui, con grande indifferenza. Questo sistema è molto più divertente di quello a gallerie e trincee. »

Lungo il tragitto, effettuato in terza classe, in compagnia della moglie Frieda effettua diverse soste nelle piccole stazioni disseminate lungo il percorso:

“A ogni stazione eravamo ignominiosamente abbandonati, mentre le piccole locomotive, dagli allegri nomi in oro sul piccolo corpo nero, gironzolavano avanti e indietro sui binari laterali, annusando tutti i carri merci.”

Dopo avere attraversato modeste catene di colli coperte di brughiere

“…al termine di una lunga salita arriviamo a una stazione dopo una distesa di solitudine. Ogni volta sembra che più avanti non ci sia altro, niente di abitato. E ogni volta arriviamo a una stazione.”

Ma finalmente dopo un interminabile viaggio è a Mandas:

“Erano passate da poco le sette quando arrivammo a Mandas. Mandas è una stazione di smistamento dove questi trenini si fermano per una lunga e piacevole chiacchierata dopo l’ardua arrampicata sulle colline. Avevamo impiegato circa cinque ore per fare circa ottanta chilometri.”

Nella stazione di Mandas si possono osservare ancora oggi tre delle vecchie e sbuffanti locomotive, corrose dal tempo e dalla ruggine, che hanno accompagnato Lawrence nel suo itinerario sardo.

Scrive Luigi Prato nelle pagine del sito lestradeferrate.it: “Poche e frammentarie le notizie in nostro possesso circa il materiale rotabile che incominciò ad operare sulle ferrovie in esame. Risulta che nel 1915 le FCS ebbero a disposizione per dette linee di alcuni esemplari di locomotive fabbricate dalla Breda, con sistema di distribuzione Walschaerts, numerate dalla 1 alla 7 e recanti nell’ ordine le seguenti denominazioni: Marmilla, Trexenta, Arborea, Sarcidano, Sulcis, Planargia e Giara.”

Oggi la Trexenta, l’Arborea e la Planargia sono su un binario della stazione di Mandas rosse di ruggine, una dietro l’altra, testimonianza di un lontano passato, mentre una locomotiva Orenstein & Koppel 301, molto simile alle locomotive Breda, è stata restaurata ed è visibile nel parco cittadino di Isili.

A febbraio 2021 il blitz della Guardia di Finanza in collaborazione con Benemerita e Soprintendenza del Sud, che sequestra una trentina di mezzi storici, fra cui alcuni fermi a Mandas. Fra le molteplici gravi ipotesi di reato: danneggiamento del patrimonio culturale nazionale, uso illecito di beni culturali e abuso d’ufficio.

Dove si trova: stazione ferroviaria di Mandas. Google Maps

Foto