Gli uomini che fissavano gli equini: il vecchio centro di addestramento della foresta di Burgos

Il vecchio Centro di Allevamento Governativo
Il vecchio Centro di Allevamento Governativo.
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Nel silenzio dei boschi del Goceano, a tratti spezzato da ronzii e muggiti, si nascondono da un secolo i resti di un complesso militare dedicato all’addestramento della specie umana e all’ammaestramento di quella equina.

Si tratta del vecchio Centro di Allevamento Governativo, un piccolo villaggio fantasma circondato da edifici desolati in località Foresta Burgos, rivestito da un’atmosfera spettrale e inquietante nonostante l’accecante luce estiva.

A dispetto del suo isolamento, anche questo selvaggio angolo di montagna ora dimenticato ha seguito il corso della Storia. I primi insediamenti moderni sorsero a fine Ottocento, con una piccola azienda agricola locale. Poco più tardi il Regio Esercito effettuò dei sopralluoghi nell’area e, proprio per la sua posizione isolata ma allo stesso tempo pianeggiante, la ritenne adatta all’allevamento dei cavalli per Polizia e Carabinieri. Nel 1906 venne quindi istituito il Centro di Allevamento Governativo che, dopo lo scoppio della Prima Guerra Mondiale, perfezionò l’attività preparando gli animali agli scenari bellici, come traino e assalti di cavalleria.

Quasi cinquant’anni più tardi il galoppante progresso tecnologico rese evidente che il ruolo degli animali era ormai esaurito, e le corse fra trincee e campi di battaglia cedettero il terreno a quelle più pacifiche ma talora comunque brutali sui prati degli ippodromi. Tra il 1954 e il 1959 la struttura venne infatti abbandonata dai militari e si ebbe il passaggio di consegne all’Istituto di Incremento Ippico di Ozieri, sotto la cui egida l’allevamento equino prosegue fino ad oggi, sia pure in condizioni di incertezza e precarietà. Di recente le Forze dell’Ordine hanno ripreso in mano la gestione della zona, con l’intento di ricreare un Centro Ippico dei Carabinieri.

All’apogeo Foresta Burgos contava numerosi edifici, molti dei quali sono stati oggi distrutti o parzialmente riqualificati. Il nucleo originario del villaggio, sopravvissuto allo scorrere del tempo, è ancora oggi visitabile ed è costituito da quattro caseggiati abbandonati situati a sud intorno alla chiesetta di San Salvatore.

I due di maggiori dimensioni, noti come Palazzo Direzionale e Palazzina, conservano relativamente intatti infissi e travi lignee, e racchiudono particolari solo in parte connessi con lo stile dell’epoca: caminetti e cappe fumarie dalle forme bizzarre, intonaci dai colori accesi e contrastanti tra loro, scarni fregi, improbabili e quasi vezzose decorazioni si accompagnano al consueto campionario di rifiuti urbani, sedie, scarpe e vecchie valigie rigorosamente vuote. A poca distanza si trovano inoltre un altro villone residenziale a due piani e alcune vecchie scuderie.

Come buona norma nella Sardegna abbandonata, la natura non si è lasciata ammansire e gli animali selvaggi del bosco si riprendono i loro spazi, in un silenzio per nulla d’ordinanza.

Dove si trova: lungo la SP 43, Comune di Burgos (SS). Google Maps

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