Passaggio obbligato lungo la panoramica strada che conduce al promontorio di Capo Caccia, la frazione di Tramariglio, nel comune di Alghero, scorre quasi inosservata dai finestrini dei vari mezzi di trasporto.

Seminascosto da una vasta pineta che sembra metterlo in ombra anche dai fasti estivi dell’affollatissima Riviera del Corallo, questo piccolo agglomerato di case sembra colpevolmente memore del suo passato: dal 1941 al 1961, infatti, Tramariglio è stata una colonia penale.

Edificata nel 1938 per conto dell’Ente Ferrarese di Colonizzazione, era parte integrante di un vasto progetto di bonifica della piana della Nurra concepito durante il ventennio fascista, sopravvivendogli a sua volta per un ulteriore ventennio.

Estesa per 120 ettari, ospitava circa 400 detenuti che, sotto un sistema più aperto del carcere duro, svolgevano principalmente attività di agricoltura e allevamento.

Nel 1961 questa piccola cittadina distopica cessò la sua funzione detentiva, e i terreni con i suoi viali alberati vennero restituiti alla Regione.

Il suo futuro venne quindi riprogettato verso la creazione di una utopica città-giardino: l’edificio principale del carcere, noto con l’eufemistico nome di Diramazione Centrale, venne riconvertito a colonia per l’infanzia. Nacque così Casa Gioiosa, che restò attiva per diversi anni fino alla chiusura.

Il degrado si è quindi imposto su tutta Tramariglio, fino alla sua riscoperta e all’inclusione, nel 1999, nel Parco Regionale di Porto Conte, in seguito alla quale gran parte della frazione è stata recuperata e riconvertita a museo carcerario a partire dal 2007.

Qualche traccia di macerie però sopravvive: fra tutte spicca il vecchio ovile, una grossa struttura di oltre 50 metri di lunghezza, oggi decadente e invasa dalla macchia mediterranea.

Muta testimonianza di due oscuri ventenni, questo edificio anonimo ma affascinante, immerso nel silenzio, è quasi completamente spoglio di qualsiasi indizio della sua passata funzione.

Pochissimi segni umani, ancor meno quelli di animali non umani, ad eccezione di un abbeveratoio con una protome taurina decisamente postmoderna, se non postnuragica.

Da distopia a utopia, passando per l’abbandono che ancora mostra i suoi segni rassicuranti e familiari, Tramariglio sembra resistere alla nuova e forse più minacciosa distopia incombente: il turismo di massa.

 

Dove si trova: nella frazione di Tramariglio del comune di Alghero (SS). È raggiungibile con una Diramazione Occidentale che si diparte poco dopo la vecchia Diramazione Centrale. Google Maps.