Un frammento di Pripyat trapiantato nella periferia sassarese
Questo grosso edificio in passato era un brefotrofio IPAI (Istituto Provinciale di Assistenza all’Infanzia), un istituto che accoglieva i bambini abbandonati o in pericolo di abbandono. In seguito è stato acquistato dall’Università di Sassari e utilizzato per vari scopi.
Paradossalmente, dopo aver accolto per anni i bambini abbandonati, ora è un edificio abbandonato. E’ alto sei piani e ricorda i palazzoni abbandonati delle città vicine a Chernobyl. Pur essendo di notevoli dimensioni quasi non si nota dato che è nascosto dagli alberi che lo circondano.
Nonostante le porte e le finestre del piano terra siano murate, l’interno è stato vandalizzato. All’esterno si fanno strani ritrovamenti: vetrini da laboratorio e giornali tedeschi del 1911.
L’area è recintata e l’accesso è vietato. A parte le finestre rotte e il vandalismo, la struttura sembra essere in buone condizioni ed è tra gli edifici più volte segnalati per un recupero e riutilizzo.
Dove si trova: a Sassari, in via delle Croci, di fronte alla Chiesa di San Pietro di Silki. Google Maps