Santa Chiara del Tirso: il villaggio della diga

Santa Chiara del Tirso

Nella valle del fiume Tirso si trovano i resti del paese fantasma di Santa Chiara. Il villaggio ospitava i dipendenti della Società Elettrica Sarda, circa 450 persone, occupati nella vicina diga di Santa Chiara. Alla fine degli anni ’80, con la dimissione della centrale idroelettrica della vecchia diga, il piccolo centro venne abbandonato.

I dipendenti chiesero di poter acquistare le case, ma – a quanto ci raccontano – l’ENEL preferiva vendere tutto l’agglomerato in blocco a un’unica società, e non ai singoli. Non trovando acquirenti, il paese fece la fine che possiamo vedere: cioè l’abbandono.

Oggi, superando un cancello, è ancora possibile visitare i resti del paese: una trentina di edifici in totale abbandono, avvolti dalla vegetazione e in parte vandalizzati – fra cui anche quello che era il cinema del paese – e la chiesa, in un buono stato di conservazione e tuttora utilizzata per alcune feste.

Il centro negli ultimi anni viene inoltre utilizzato per giochi urbani e attività ludiche come il softair. Su alcuni degli edifici si trovano delle scritte (come “farmacia”, “scuola islamica”, “hospital”) aggiunte successivamente da chi lo usa come campo da guerra simulata. A pochi passi dal villaggio c’è l’antica casa padronale, un bell’edificio in pietra oggi utilizzato come ricovero per animali.

(foto dall’alto realizzate da G.T.Sergente)
Dove si trova: dalla 131 andare in direzione Busachi e svoltare all’incrocio per Santa Chiara. Google Maps