Nel cuore della Nurra, un oggetto abbandonato non del tutto identificato, forse legato alle comunicazioni militari tra Francia e Algeria durante la guerra d’indipendenza del ’54-62.

L’occhio della Nurra: così si può definire quella specie di gigantesco pallone che, dalla sommità di Punta Canistreddu, a 413 metri sul livello del mare, sorveglia e monitora costantemente i cieli della vasta pianura a ovest di Sassari.

Visibile quasi da ogni angolo della piana, questa sfera-panopticon è il radar di navigazione dell’ENAV, l’Ente Nazionale per l’Assistenza al Volo, che dal 2003 è fornisce supporto agli aerei in fase di avvicinamento all’aeroporto di Alghero-Fertilia.

Ma il radar non è da solo. La sua imponenza tecnologica nasconde alla vista un grigio e misterioso edificio abbandonato che, proprio al di sotto di esso, viene lentamente eroso dal maestrale e dai crolli, e avvolto dalle piante. Un lacerante contrasto fra vecchio e nuovo, tre piani e finestre murate che, a dispetto della luce e la splendida vista che si ammira da Canistreddu, lo immergono in un’inquietante oscurità.

Ben oltre le ombre reali in cui si trova, il ruolo di questa strana costruzione si perde anch’esso nelle ombre della Storia. A quanto pare, infatti, l’edificio avrebbe fatto parte di un complesso sistema di comunicazioni tra Francia e Algeria: un ponte radio per coordinare le operazioni militari durante la sanguinosa guerra d’indipendenza del 1954-1962.

Non sappiamo niente di più preciso, la memoria di questo minuscolo pezzetto di collina sembra conservata solo dalle vedette forestali locali e, chissà, da qualche caserma d’Oltralpe. Possiamo solo affermare con sicurezza che la Nurra non è nuova a manovre militari più o meno pubbliche, e che nelle foto aeree del 1954-1955 la struttura era già presente, non si sa da quanto prima.

Una cosa però è certa: lassù nella ventosa Canistreddu doveva fare molto freddo, perché la prima cosa che ci accoglie all’ingresso dell’edificio sono due grosse caldaie collegate a un sistema di onnipresenti termosifoni. Il resto delle stanze e i rari particolari non ci forniscono ulteriori indizi.

Lasciamo il silenzio di Punta Canistreddu, rotto solo dal vento e, soprattutto, dal costante ronzio del moderno radar e degli interrogativi abbandonati alle nostre spalle.

Dove si trova: sulla sommità di Punta Canistreddu, a 413 m slm, raggiungibile con una deviazione dalla SP18 Sassari-Argentiera. Google Maps